Stoccarda è universalmente riconosciuta come la capitale mondiale dell’automobile (Porsche, Mercedes – Benz e Maybach-Motorenbau hanno infatti sede nell’area cittadina) ma gli appassionati del calcio la ricordano anche per il Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 una delle più gloriose compagini tedesche che vanta nel suo albo d’oro, tra l’altro, cinque campionati nazionali e tre Coppe di Germania ed ha sfiorato in due occasioni la vittoria in Coppa UEFA (battuto dal Napoli di Maradona nella stagione 1988 – 1989) ed in Coppa delle Coppe dove venne sconfitto dal Chelsea del compianto Gianluca Vialli.
Una squadra antica che nacque nel 1893 per i tifosi “Die Schwaben” ossia “Gli Svevi” a sottolineare le origini storiche e la connessione con questo popolo ebbe con Federico I “Barbarossa” e suo nipote Federico II, lo “Stupor Mundi” che nacque a Jesi che così tanta importanza ebbe nella storia dell’Italia e dell’Europa. La storia del club oggi passa attraverso un gagliardetto ufficiale utilizzato in una data non corrispondente ad un incontro. L’unica cosa che si può con certezza affermare è che il 2 agosto 1961, cadde qualche giorno prima dell’inizio della Oberliga Süd una delle cinque divisioni in cui si articolava il calcio tedesco dell’epoca.
Particolare menzione merita lo stemma apposto sul gagliardetto, realizzato in piena aderenza con lo stile tedesco dell’epoca. Innanzitutto il monogramma, diventato un’icona per il club, che raccoglie le iniziali della denominazione societaria (VfB) in caratteri gotici. Poi lo scudo sottostante che riporta tre corna di cervo ramificate non di fantasia ma riprese dallo stemma del casato Württemberg da cui il nome alla regione di cui Stoccarda è capoluogo. Tali insegne sono rimaste, solo con leggere modifiche, fino ai giorni nostri. Una chiara testimonianza di attaccamento alle tradizioni sportive e storiche della squadra.
Evoluzione dello stemma
Stemma utilizzato dal 1912 al 1949
Stemma utilizzato dal 1949 al 1993 e dal 2014 ad oggi
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.