Una sentenza cambia il percorso di Jannik Sinner (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Una sentenza cambia il percorso di Jannik Sinner (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Sinner, tornato numero uno del mondo, si prepara alle Finals di Torino ma una notizia clamorosa sul suo passato scuote i fan e cambia tutto.
L’altoatesino è di nuovo sul tetto del mondo e, senza ombra di dubbio, il momento che sta vivendo è tra i più intensi della sua carriera. Jannik Sinner è pronto a chiudere una stagione straordinaria con le ATP Finals di Torino, un appuntamento che tutto il pubblico italiano attende con trepidazione.
Dopo mesi di vittorie, rimonte e una crescita costante, Sinner si presenta all’ultimo grande evento dell’anno come l’uomo da battere. Eppure, proprio mentre il campione azzurro si concentra sugli ultimi dettagli della preparazione, una notizia inaspettata riemerge dal passato e lascia tutti senza parole.
In queste ore il nome di Boris Becker è tornato prepotentemente accostato a quello di Sinner. L’ex leggenda tedesca, oggi 56enne, ha raccontato in una lunga intervista quanto la sua vita sia stata segnata da alti e bassi, dal successo travolgente al crollo personale ed economico che lo ha portato persino dietro le sbarre. Becker, che da un paio d’anni vive stabilmente a Milano, ha ripercorso le tappe del suo declino: due divorzi costosi, investimenti andati male e un’epoca tennistica che, a differenza di oggi, non garantiva guadagni milionari nemmeno ai più grandi. Ma il punto più sorprendente della sua confessione riguarda proprio Sinner.

Pochi sanno infatti che nel 2022, poco prima della sentenza che lo avrebbe condannato per bancarotta fraudolenta, Boris Becker doveva diventare l’allenatore di Jannik Sinner. Le trattative, secondo quanto rivelato dallo stesso ex campione, erano in fase avanzata. L’idea di lavorare con uno dei talenti più cristallini del tennis mondiale lo affascinava, tanto da aver iniziato a delineare un progetto tecnico di lungo periodo. Tuttavia, Becker era consapevole che la sua situazione giudiziaria stava per precipitare. Con lucidità, e forse anche con un pizzico di amarezza, scelse di tirarsi indietro.
In quell’occasione, per non lasciare Sinner senza una guida, fu proprio Becker a consigliare un nome che oggi tutti conoscono: Darren Cahill. L’ex coach di Andre Agassi e Lleyton Hewitt, australiano di grande esperienza e sensibilità tattica, venne suggerito dallo stesso Becker come la persona giusta per accompagnare Jannik nel percorso di crescita. Ed è incredibile pensare come quella scelta, nata da una situazione drammatica, abbia cambiato il destino del tennista italiano. Con Cahill, infatti, Sinner ha raggiunto il suo apice: vittorie nei Masters 1000, finale Slam e infine la vetta del ranking mondiale.
Becker, nella sua intervista, ha raccontato di non provare alcun rimpianto, anzi. Ora Sinner guarda alle Finals di Torino con la determinazione di chi sa che ogni vittoria può scrivere la storia. Però, sapere che dietro le quinte del suo straordinario percorso c’è stato anche un piccolo gesto di Boris Becker aggiunge un tocco di umanità e destino a questa stagione perfetta. Una sentenza, dunque, che ha cambiato la vita di Becker, ma indirettamente ha contribuito a scrivere il successo più grande di Sinner.
