Massimo Orlando, il prodigio sfortunato - Gli Eroi del Calcio
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La Penna degli Altri

Massimo Orlando, il prodigio sfortunato

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto CALCISSIMO)

Massimo Orlando raccontato da Media Politika. Ecco un estratto

[…] Massimo Orlando nasce a San Donà di Piave (VE) il 26 maggio 1971 da una famiglia di origine tarantina e cresce a pane e pallone. […] A 16 anni, poi, l’esordio in prima squadra nel campionato Interregionale (l’attuale serie D) che diventa a tutti gli effetti il primo passo verso il grande calcio perché un talento simile non passa inosservato.

[…] Massimo Orlando spicca sugli altri, ha la stoffa del predestinato ed è impossibile nasconderlo, perfino i genitori degli altri ragazzi del Conegliano lo notano, forse lo invidiano perché è palesemente più bravo dei loro figli. La Reggina non ci pensa su due volte e gli fa firmare il primo contratto professionistico; è l’estate del 1988, gli amaranto sono stati appena promossi in serie B ed hanno un allenatore che si chiama Nevio Scala e che sta rifondando la squadra assieme al direttore sportivo.

[…] Chi ci crede di più è la Juventus che in vista della stagione 1990-91 programma un grande rinnovamento e ringiovanimento, a partire dalla dirigenza con a capo Luca Cordero di Montezemolo e proseguendo con la panchina che verrà affidata all’emergente tecnico Luigi Maifredi. I bianconeri acquistano Massimo Orlando per una cifra altissima per un ragazzo di neanche vent’anni, ovvero 6 miliardi di lire. […] Logico che Baggio sia titolare inamovibile nella Juve e logico, di conseguenza, che per Orlando si spalanchino le porte della panchina, motivo per cui ad inizio ottobre la società juventina lo dà in prestito proprio alla Fiorentina per compensare in parte l’assenza di Baggio con la garanzia che l’ex reggino possa giocare con continuità in Toscana.

[…] Orlando ha davvero doti eccezionali, al punto che la tifoseria gigliata lo elegge a naturale erede di Baggio e ne inizia a chiedere a gran voce alla proprietà il riscatto in vista della stagione successiva. Il campionato 90-91, comunque, non è arrivato neanche alla metà e per l’ex fantasista della Reggina il meglio deve ancora venire: il primo gol in maglia viola e in serie A arriva l’11 novembre nel 2-2 casalingo contro il Genoa. Orlando segna all’85’ la rete del 2-1, sembra fatta per la Fiorentina, ma proprio al 90′ Skurhavy trova la zampata per il 2-2 finale.

[…] Massimo Orlando è ormai il punto di riferimento della Fiorentina, segna nel 4-0 rifilato al Pisa, nel 4-1 al Cagliari e nella sconfitta di Roma contro la Lazio in cui i viola passano ancora in vantaggio, salvo poi essere raggiunti e battuti. A fine stagione le reti sono 8 e Massimo Orlando è capocannoniere della squadra assieme a Diego Fuser, due centrocampisti, entrambi in prestito, uno dalla Juventus e l’altro dal Milan, destinati dunque a lasciare la Toscana a giugno. Ma mentre Fuser rientra a Milano come da accordi, la Fiorentina riscatta Orlando dalla Juventus per farne il simbolo della formazione viola. Dal campionato 1991-92 Firenze si aspetta l’esplosione definitiva del talento veneto, forse l’unico in grado di far dimenticare Roberto Baggio e la sua cessione burrascosa. Ma Cecchi Gori commette un errore di valutazione ed aggiunge alla trequarti della squadra Pietro Maiellaro, prelevato dal Bari, col risultato che il tecnico brasiliano Lazaroni inizia ad alternare l’ex barese ed Orlando, finendo col preferire il primo, frenando la crescita del secondo che andrà in rete solamente 3 volte (contro Bari, Lazio ed Atalanta) più una in Coppa Italia a Cesena.

[…] Un’altra tegola sul morale di Massimo Orlando che in poco più di un anno è passato dal poter diventare l’alter ego di Roberto Baggio a fare il comprimario alla Fiorentina. […] E così Orlando segna solamente 2 reti nell’anno della promozione (contro Vicenza e Fidelis Andria) in 19 presenze e nell’estate del 1994, anziché volare negli Stati Uniti con la Nazionale, se ne va a Milano, prestato al Milan.

[…] Ma il destino pare incaponirsi contro di lui, perché dopo un avvio sfavillante in cui perfino Ranieri sembra essersi ricreduto mandando in campo Orlando quasi sempre […] tenta un’innocua scivolata a centrocampo al 28′, una come se ne fanno a centinaia nel corso di una partita, ma il piede gli resta piantato nel terreno e il ginocchio si gira in maniera innaturale causandogli una grave distorsione. La stagione per lui è finita, mentre il calvario sembra appena iniziato. Massimo Orlando, infatti, dopo l’inattività e il recupero avverte che qualcosa continua a non andare, il ginocchio non è lo stesso, lo sente diverso, meno stabile, gli fa male ad ogni movimento, ad ogni scatto e lui inizia ad avere paura nel lasciare la gamba nei contrasti, non riesce più a giocare con tranquillità. […] A nemmeno trent’anni, la carriera di Massimo Orlando sembra volgere al termine e le ultime cartucce l’ex viola prova a spararle a Pistoia dove però si accorge subito che niente è più come prima, gioca una partita e poi decide nel 2001 di ritirarsi nonostante un altro anno di contratto a cui rinuncia con ammirevole dignità.

 

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