9 gennaio 1974 - Si gioca l'andata della Supercoppa Europea tra Milan e Ajax - Gli Eroi del Calcio
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9 gennaio 1974 – Si gioca l’andata della Supercoppa Europea tra Milan e Ajax

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati) –

Calcisticamente, a livello europeo, il 1974 nasce con una “propaggine” del 1973: la prima finale ufficiale di Supercoppa Europea. Si tratta del trofeo destinato ad andare al club vincente della sfida tra la squadra detentrice della Coppa dei Campioni e la squadra detentrice della Coppa delle Coppe.

Ho parlato di “prima finale ufficiale” perché già nel 1972, su iniziativa olandese, c’era stata una prima sfida tra Ajax e Rangers Glasgow. Ma quella competizione non fu riconosciuta dalla UEFA.

Proprio nel sito ufficiale della UEFA, comunque, è possibile trovare alcune interessanti informazioni sulla prima finale “ufficiosa”. Finale che in realtà si giocò nel gennaio del 1973. L’idea era nata da un giornalista olandese che voleva, in qualche modo, celebrare i fasti dell’Ajax e dimostrarne la superiorità. Nacque così la proposta di organizzare una doppia sfida, di andata e ritorno tra l’Ajax, vincitrice della Coppa dei Campioni del 1972 e il Ranger di Glasgow, vincitore della Coppa delle Coppe nello stesso anno.

Il progetto riguardante la nascita di quel trofeo piacque agli scozzesi, perché coincideva con le celebrazioni del centenario del loro club. Anche se poi la loro festa fu in parte guastata dalla vittoria dell’Ajax a Glasgow per tre a uno all’andata e per tre a due nel ritorno in Olanda.

Nel 1973, invece, la UEFA si decise a mettere il sigillo su questo trofeo. Il programma prevedeva una sfida, in due partite di andata e ritorno, tra l’Ajax nuovamente vincitore della Coppa dei Campioni e il Milan campione in carica nella Coppa delle Coppe. Ma fu talmente complicato riuscire a fissare le date delle finali nell’arco del 1973 che, alla fine, esse furono giocate il 9 e il 16 gennaio del 1974, rispettivamente a Milano e ad Amsterdam.

La preziosa locandina che annuncia la contesa (Collezione Matteo Melodia)

Comunque, per certi aspetti, la Supercoppa rappresentò la chiusura ideale di un ciclo del grande Ajax, la vittoria di quel trofeo fu infatti la tappa finale di un percorso che era iniziato quasi quattro prima.

LA PARTITA DELL’ANDATA A MILANO

Il prezioso tagliando d’ingresso (Collezione Matteo Melodia)

Rispetto alla partita dell’andata, c’è un articolo de “L’Unità”, pubblicato all’indomani dell’incontro, che è indicativo e per certi aspetti profetico. In esso si legge che: “Il Milan conquista (1-0) con molta fortuna il match dell’andata di Supercoppa, grazie ad un gol-beffa di Chiarugi che fa seguito a un lungo “forcing” dell’Ajax.  Senza Cruijff, gli olandesi sono privi di classe, ma nel retour match a Amsterdam sarà ugualmente dura […]

[…] dopo un primo tempo apparso sul piano tecnico abbastanza equilibrato, nella ripresa il Milan è stato letteralmente dominato, asserragliato nella sua metà campo, senza molte prospettive se non quella di arrivare a cavarsela con il minore dei danni […]

[…] E invece è successo che, nel bel mezzo del forcing olandese, un lungo rinvio di Vecchi raggiungesse direttamente Chiarugi, appostato sornione all’attesa sulla tre quarti, che Suurbier sul primo accenno di dribbling venisse irrimediabilmente saltato e che Blankenburg fallisse in scivolata l’intervento sulla seconda battuta e quindi l’estremo tentativo di placcaggio.

Chiarugi allora non perdeva tempo, si concentrava un attimo, giusto sufficiente per rendersi conto dell’imprevista e imprevedibile situazione e infilava il portiere Stuy, cui non era rimasto che abbozzare l’uscita: era l’insperato gol partita dei milanisti”.

Il match di andata, per come si era messa la partita in campo, finiva dunque con il positivo risultato di uno a zero a favore del Milan. Ma, come abbiamo appena visto, l’autore dell’articolo prevedeva un duro e difficile match di ritorno in Olanda. Forse, però, lui stesso non aveva immaginato quanto sarebbe potuto essere veramente duro il match di ritorno per i milanisti.

In ogni caso, a conferma di quanto scritto sull’andamento della partita di andata, devo dire che, effettivamente, rivedendo il filmato dell’incontro si nota che il Milan nel secondo tempo (fino al momento del gol) raramente passa la metà campo e quando riesce a farlo comunque non crea pericoli alla porta olandese. Mentre i lancieri si rendono più spesso pericolosi e, in un caso, su bel tiro di Keizer, Vecchi è graziato dal palo. In effetti, riguardando le immagini del match, si è colpiti dal fatto che spesso i tifosi milanisti fischiano i numerosi errori dei propri beniamini. A parziale scusante, va sottolineato che meteo e condizioni del campo non sono ideali per il bel gioco. Infine, giusto sottolineare la freddezza e la precisione di esecuzione in occasione del gol da parte di Chiarugi.

Una nota di colore che emerge sempre dalla visione della sintesi della partita è che l’Ajax giocò il primo tempo in maglia bianca. Ma, dopo l’intervallo, nella ripresa scese in campo con delle nuove maglie gialle. Questo fu probabilmente dovuto al fatto che, a causa delle condizioni fangose del terreno di gioco, le maglie bianche del primo tempo erano impresentabili.

TABELLINO DELLA FINALE DI ANDATA

Milano. 9 gennaio 1974, ore 13:30. Stadio San Siro. Milan-Ajax 1-0

Marcatori: Chiarugi, 77’.

Arbitro: Rudolf Scheurer (Svizzera).

MILAN: Villiam Vecchi, Giuseppe Sabadini, Angelo Anquilletti, Aldo Maldera, Karl-Heinz Schnellinger, Maurizio Turone, Alessandro Turini (46’), Romeo Benetti, Gianni Rivera (capitano), Giorgio Biasiolo, Luciano Chiarugi.

Sostituzioni: Franco Bergamaschi (46’).

12 Pizzaballa, 13 Dolci, 14 Bergamaschi, 15 Zignoli, 16 Lanzi.

Allenatore: Cesare Maldini. Direttore Tecnico: Nereo Rocco.

AJAX: Heinz Stuy, Wim Suurbier, Horst Blankenburg, Barry Hulshoff, Ruud Krol, Arie Haan, Gerrie Mühren, Johan Neeskens, Johnny Rep, Jan Mulder, Piet Keizer (capitano).

Secondo portiere Wever, 12 Sngagen, 13 Varga, 14 Van Doort, 15 A. Mühren.

Allenatore: George Knobel.

Angoli 3-3. Giornata fredda con leggera pioggia. Terreno allentato. Spettatori: 20.000.

 

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Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”,  Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing,  2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.

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