Ritratto del genio Savicevic - Gli Eroi del Calcio
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La Penna degli Altri

Ritratto del genio Savicevic

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(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG – Foto WIKIPEDIA)

Il sito Storie di Calcio dedica una lungo articolo al montenegrino Savicevic, genio del Milan anni ’90. Ecco un estratto.

[…] Dejan aveva gli occhi neri “da matto” e attraversava tutti i giorni di corsa i binari della ferrovia, sembrava volesse sfidare tutte le locomotive di Titograd. […] «Ero un giovane bandito, avevo un futuro da tagliagole. Per fortuna sono diventato un calciatore», dirà. Era il più bravo di tutti, è diventato il Genio. […]A tredici anni il primo “cartellino” con l’Ofk di Titograd, la città di Tito, che poi diventerà Podgorica. Due anni bellissimi e poi la svolta. Passa al Buducnost (in serbo «Futuro») e incanta tutti. Debutta nella serie A montenegrina a 16 anni. Due stagioni ai bordi della prima squadra, nel 1984 l’esplosione. […] A 20 anni, il 29 ottobre 1986, debutta in nazionale contro la Turchia (antico invasore del suo Montenegro): segna la terza rete del 4-0. […] Nel 1988 passa alla Stella Rossa di Belgrado, campione della Jugoslavia, diventa subito il numero uno, «la stella della Stella». Ha 22 anni e un grande futuro, l’Italia lo scopre a Spalato il 31 marzo 1988, il giorno del debutto in azzurro di Paolo Maldini. Finisce 1-1, Savicevic brilla come il suo diamante incastonato nel dente: migliore in campo. Poi lo scopre il Milan, in Coppa Campioni contro la Stella Rossa. Prima a San Siro, pareggio. A Belgrado si gioca nella nebbia, visibilità molto scarsa. Al 5’ del secondo tempo Savicevic porta in vantaggio la Stella Rossa con un bellissimo gol da una ventina di metri. Sette minuti dopo l’arbitro Pauly sospende la partita, la ripetizione il giorno dopo. Dejansbaglia un gol facile, segnano Van Basten e Stojkovic. Rigori, Giovanni Galli ne para due, a Savicevic e a Mrkela. Il Milan passa il turno e poi trionfa in Coppa Campioni a Barcellona contro la Steaua (4-0).

[…] Dejan Savicevic la sua prima Coppa dei Campioni la vince tre anni dopo, a Bari, 29 maggio 1991. Stella Rossa batte Marsiglia ai rigori. Dejo è uno dei protagonisti. In Italia scrivono: è pronto per la Juventus, è «il Platini dei Balcani». […] Dejan merita il Pallone d’oro, ma il premio francese va al francese Jean Pierre Papin, centravanti del Marsiglia sconfitto a Bari. A Belgrado, e non solo, si indignano: «È una vergogna». Savicevic si limita a un paio di smorfie: «Mah… non mi sembra molto giusto...». Dejan vince anche la Coppa Intercontinentale, lo chiamano il Genio, fa scatenare il mercato europeo. Lo vogliono il Real Madrid e il Manchester United, lo cerca la Juve, lo prende il Milan.

[…] Il Milan lo acquista per circa nove miliardi di lire Ci sono Van Basten, Gullit e Rijkaard. Savicevic è uno dei tre nuovi stranieri assieme a Papin e Boban. Savicevic è presentato come un grandissimo colpo.

[…] Il primo anno rossonero è molto difficile. Non solo non gioca (o gioca pochissimo), ma scende precipitosamente in fondo alla lista degli stranieri. […] Ma durante quella stagione rifiuta di andare in prestito a un paio di squadre francesi e spagnole. È troppo orgoglioso. «O mi cedete per sempre o resto e gioco».

[…] Il rapporto con Capello è inesistente. I due non si parlano, il giocatore montenegrino non è adatto al gioco del Milan, il suo ruolo non è previsto dagli schemi. Insomma, si legge e si sente dire: «Macché genio, questo è un peso morto, un bidone, un acquisto inutile». […] Dopo la sconfitta di Marsiglia, la cessione di Gullit alla Sampdoria e il rientro all’Ajax di Rijkaard, per Savicevic le prospettive cambiano. Capello apre nuovi spiragli.

[…] È il 1994. Il Milan vince il suo terzo scudetto consecutivo e conquista la finale di Champions ad Atene contro il Barcellona. Rossoneri nettamente sfavoriti e il pessimismo dilaga: il gruppo non sta benissimo, mancano Baresi e Costacurta, super-coppia centrale della difesa. Johan Cruijff, allenatore del Barca, provoca e offende. […] Silvio Berlusconi, per la prima volta capo del Governo, alcuni giorni prima aveva detto a Savicevic: «Senti, sono due anni che ti difendo. Se sei un Genio, dimostralo». Savicevic è un Genio e lo dimostra. Il 18 maggio il Milan, trascinato da Dejan, vince la sua quinta Coppa dei Campioni. Travolge il grande Barcellona: 4-0!

[…] Ne fa ancora con il Milan. Atene è la sua grande rivincita e ripartenza. Savicevic è ormai un punto di riferimento e il suo capitano, Franco Baresi, dice: «Ci fa respirare, tiene la palla, mette in crisi le difese». Paolo Maldini lo indica come futuro leader. L’allenatore Capello ammette: «E un grandissimo campione. Può fare tutto quello che vuole». In una partita, l’anno dopo, a Bari, gennaio 1995, segna quattro gol. E in Champions, sempre trascinato dal Genio, il Milan è ancora finalista. Ma Savicevic, in odore di Pallone d’oro, è infortunato e non gioca contro l’Ajax. Il Milan è sconfitto uno a zero e rimpiange l’assenza del suo ‘straordinario giocatore». Berlusconi, Galliani e Capello dicono: «Con lui il Milan avrebbe rivinto la Coppa». Con lui rivincono un altro scudetto, Il quarto in cinque anni. È la stagione della rivalità con Roberto Baggio. Ma Capello, abile conduttore di uomini, riesce a far coesistere i due fuoriclasse.

 

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